Fino a poco tempo fa imbracciavano armi automatiche e machete ed erano i membri dell’organizzazione di guerriglia comunista più temuta di tutta l’America latina. Oggi hanno messo da parte gli AK-47 e preso in mano strumenti edili.
Centinaia di membri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), stanno convergendo su un campo nel sud del paese per approntarne le strutture e risanare le strade fangose che portano al sito dove si terrà alla fine di questa settimana il decimo congresso del gruppo, durante il quale i delegati ratificheranno un accordo di pace che metterà fine a una guerra, quella contro lo stato della Colombia, che dura da 52 anni.
È previsto l’arrivo di circa mille persone tra i delegati e i giornalisti: quello che comincia sabato sarà infatti il primo congresso delle Farc aperto al pubblico.
La pianura erbosa, a circa cinque ore di viaggio in auto su strade fangose dalla più vicina cittadina, è stata dotata di toilette e di strutture in legno per i pasti e altri eventi che si svolgeranno durante la settimana di congresso.
I visitatori dormiranno nelle tende e sotto delle tettoie. I soldati del gruppo ribelle, abituati ad azioni di guerriglia più che a lavori di edilizia, sono impegnati a costruire strutture in mattoni e bambù.
“Stiamo lavorando 24 ore su 24 su tre turni perché tutto sia pronto”, ha detto Carlos Antonio Lozada, membro del comitato direttivo delle Farc.
Con le casacche arrotolate attorno alla testa, i ribelli sono impegnati a mischiare cemento e ramoscelli, e attendono i rinforzi. Soldati che come loro dovranno barattare i fucili con delle pale.
I ribelli hanno allestito un padiglione per i giornalisti e saranno distribuiti pasti per 30 dollari al giorno, inoltre sarà fornita una connessione internet Wi-Fi.
La località isolata, però, rende complicata la gestione logistica. Le strade fangose potrebbero diventare impercorribili a causa della pioggia.
I combattenti delle Farc stanno quindi provvedendo a sistemare assi di legno sul fango per impedire che camion e autobus restino impantanati.
“Avremmo bisogno di una strada a due corsie”, scherza Dairon, nome di battaglia, mentre supervisionava i lavori stradali.
Il congresso sarà l’ultimo da esercito di guerriglieri e fornirà un’idea del futuro politico del gruppo. I delegati discuteranno probabilmente di riforma rurale e di prigionieri politici.
In precedenza, i congressi servivano a pianificare le strategie di battaglia e i delegati erano spesso costretti a riunioni virtuali a causa delle offensive militari che subivano.
Secondo l’accordo di pace, che verrà sottoposto a plebiscito nazionale il 2 ottobre, gli ormai ex ribelli potranno candidarsi alle elezioni una volta che avranno completamente smobilitato il loro apparato militare.
–Leggi anche: In Colombia è iniziato il cessate il fuoco tra Farc e governo
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