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    Regno Unito, l’Ecuador ha tolto la connessione internet a Julian Assange dopo i commenti sul caso dell’ex spia russa

    Julian Assange, fondatore di Wikileaks.

    Dopo i commenti che Assange ha espresso su Twitter sul caso Skripal, il governo dell'Ecuador ha deciso di lasciare il fondatore di WikiLeaks senza connessione

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 29 Mar. 2018 alle 09:47 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:45

    L’Ecuador ha interrotto la connessione internet di Julian Assange nell’ambasciata di Londra, dove il fondatore di WikiLeaks vive da sei anni.

    Il governo ecuadoriano ha scritto in una dichiarazione del 28 marzo 2018 di aver agito perché Assange ha violato “un impegno scritto preso con il governo alla fine del 2017 di non inviare messaggi che avrebbero potuto interferire con gli affari interni degli altri stati”.

    Lunedì 26 marzo 2018 Assange aveva criticato la decisione del governo britannico e di altri 20 paesi di espellere i diplomatici russi a seguito del presunto avvelenamento dell’ex spia russa Sergej Skripal e di sua figlia il 4 marzo 2018.

    “Il modo e la tempistica delle espulsioni diplomatiche russe è bassa diplomazia”, ha scritto Assange su Twitter. “Le espulsioni si sono verificate 12 ore dopo uno dei peggiori incendi nella storia post sovietica, che ha ucciso almeno 64 persone. I russi vedranno questa tempistica come del tutto gratuita”.

    “Il fatto che 21 alleati degli Stati Uniti abbiano espulso diplomatici per un evento irrisolto nel Regno Unito e che gli Stati Uniti abbiano espulso quasi tre volte il numero di diplomatici rispetto al Regno Unito, il presunto paese vittima, aiuta il Cremlino a sostenere la narrazione che vede la Russia sotto un assedio di cospirazione guidato dagli Stati Unit”, prosegue con un altro tweet.

    “Inoltre, mentre è ragionevole per Theresa May vedere lo stato russo come il principale sospettato, finora le prove sono circostanziali e l’OCPW non ha ancora fatto alcuna conferma indipendente, permettendo al Cremlino di sostenere sul piano interno la visione che la Russia sia perseguitata”.

    Il ministro degli esteri britannico Boris Johnson ha definito Assange un “miserabile piccolo verme” che dovrebbe consegnarsi alle autorità.

    Gia nel 2016 l’Ecuador aveva sospeso la connessione internet di Assange dopo l’hackeraggio e la pubblicazione delle email dello staff della campagna presidenziale di Hilary Clinton.

    Nel maggio 2017, il presidente ecuadoregno Lenin Moreno aveva chiesto al fondatore di WikiLeaks di non continuare ad esprimere pubblicamente il suo supporto per l’indipendenza della Catalogna.

    Assange ha ottenuto asilo politico nell’ambasciata dell’Ecuador nel 2012.

    Inizialmente l’hacker era rimasto a Londra per evitare l’estradizione verso la Svezia, dove era accusato di aggressione sessuale. Le autorità svedesi hanno poi fatto cadere le accuse nei suoi confronti.

    Tuttavia Assange continua a vivere nell’ambasciata ecuadoregna di Londra perché teme di essere estradato negli Stati Uniti in quanto fondatore di WikiLeaks.

    Il governo dell’Ecuador vorrebbe che Assange lasciasse la propria ambasciata londinese, ma solo dietro  garanzia che non sarà estradato negli Stati Uniti.

    A gennaio 2018 l’Ecuador ha concesso la cittadinanza ad Assange.

    Dopo le elezioni del 4 marzo, in un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, Assange ha espresso il suo apprezzamento per il Movimento 5 Stelle, in particolare rispetto al tema della protezione delle fonti che denunciano alla stampa o a organizzazioni come la stessa WikiLeaks gli illeciti di governi e amministrazioni.

    “I Cinque Stelle hanno politiche di trasparenza e hanno fatto dichiarazioni sulle nostre presunte fonti che ritengo positive”, ha detto Assange.

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