Coronavirus, ambulatorio medico chiede ai pazienti malati di rinunciare alla terapia intensiva
Nel Regno Unito un ambulatorio di medicina di base, meglio conosciuto come GP surgery, ha inviato una lettera e un modulo ai pazienti anziani e con patologie gravi in cui veniva chiesto loro di rinunciare in anticipo alla rianimazione in caso di infezione da Coronavirus. Lo riporta il quotidiano britannico Guardian, che ha raccolto i documenti e la denuncia di alcuni destinatari della missiva o dei loro parenti.
L’ambulatorio medico che ha inviato la lettera ai propri pazienti è il Llynfi Surgery, a Maesteg, in Galles. Dopo l’indignazione scoppiata in seguito alla pubblicazione della notizia, la commissione sanitaria del SSN e l’ambulatorio stesso si sono scusati con i pazienti e hanno ritirato il documento.
Nella lettera i pazienti venivano rassicuranti che non sarebbero stati “abbandonati”, ma venivano sollecitati a firmare la liberatoria per offrire “diversi vantaggi” ad altri pazienti: autorizzando conoscenti, familiari e GP (i medici di famiglia) a “non chiamare il numero delle urgenze 999” in caso di emergenza dovuta al Coronavirus per permettere “alle scarse ambulanze disponibili di essere concentrate nel soccorso di persone più giovani e più in salute”, quindi “con maggiori chance” di sopravvivenza.
Tra i pazienti che hanno denunciato il fatto Elizabeth John, malata di cancro a uno stadio avanzato. “Questa lettera mi ha fatto sentire inutile”, ha detto la paziente 61enne. “Se dovessi trovarmi di fronte a un ventenne che ha bisogno di un ventilatore, lascerei sicuramente quel ventilatore al paziente più giovane”, ha aggiunto la donna.
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