Il regista siriano Muhammed Bayazid è stato aggredito l’11 ottobre a Istanbul, in Turchia.
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Mohamed Bayazid è un regista siriano, originario di Damasco con passaporto americano, noto oppositore del regime di Assad. Ha filmato numerosi documentari sul conflitto siriano e sulla condizione dei civili.
Si stava recando al lavoro quando è stato colpito al petto con un coltello. A dare la notizia su Facebook della sua aggressione è stato un suo collega, Salama Abdo anche lui aggredito.
Il regista è stato ricoverato immediatamente in un ospedale a Istanbul a causa della situazione critica in cui si trovava come ha riportato Bbc Arabic.
Secondo la moglie, Samah Safi Bayazid, anche lei regista, si è trattato di un tentato omicidio.
Muhammed Bayazid stava lavorando, insieme alla moglie, a un nuovo documentario sulla prigione di Palmira, in Siria, per denunciare le torture messe in atto al suo interno.
L’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch ha definito la prigione di Palmira come uno dei carceri più duri al mondo. Al suo interno venivano rinchiusi i dissenti politici e i ribelli, che venivano spesso torturati e massacrati.
La prigione venne chiusa nel 2001 e riaperta nel 2011 da Assad dopo l’inizio delle rivolte.
La Turchia dall’inizio del conflitto siriano ha accolto circa tre milioni di rifugiati siriani, tra cui molti oppositori del regime di Assad.
Secondo Bbc Arabic, ci sono stati diversi casi di aggressione contro gli attivisti siriani in Turchia.
Lo scorso 22 settembre la giornalista Hala Barakat è stata uccisa insieme alla madre, Ouruba Barakat, nella loro abitazione e nel 2015 sono stati uccisi due giornalisti siriani anche loro oppositori del regime di Assad.
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