Se fosse per la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, i monopattini elettrici a noleggio sarebbero già banditi dalla città: ne ha parlato in un’intervista al quotidiano Le Parisien, sostenendo che sia però una questione “estremamente divisiva”, e per questo motivo saranno i cittadini a decidere – attraverso un referendum – le sorti dei mezzi emblema della sharing mobility.
Il prossimo 2 aprile si terrà il voto, dopo che lo scorso settembre il Comune aveva già minacciato le tre società che operano sul territorio – Dott, Lime e Tier – di non rinnovare le licenze se non avessero fatto qualcosa per limitare i casi di guida spericolata in città.
Spesso gli utenti sfidano i divieti arrivando a guidare i monopattini sui marciapiedi, oppure lasciandoli parcheggiati in luoghi che ostacolano la circolazione di pedoni o auto.
Qualcuno dei 15mila mezzi che operano a Parigi è stato anche lanciato nella Senna. Le multinazionali proprietarie dei mezzi avevano proposto alcune soluzioni, come dotare i monopattini di targa, così da rendere più facile l’identificazione dei responsabili delle violazioni.
Tra le mosse spericolate segnalate da Hidalgo c’è quella di viaggiare in coppia su mezzi omologati per una persona, oppure gli attraversamenti con il semaforo rosso.
David Belliard, vicesindaco e responsabile del trasporto urbano, ha affermato che una preventiva analisi costi-benefici non ha favorito le aziende di noleggio: “I monopattini sono d’intralcio e pericolosi”, ha detto ad AFP, confermando di essere favorevole a un divieto per “pacificare le nostre strade e marciapiedi”.
Belliard ha citato i “troppi feedback negativi” da parte dei cittadini, mentre Hidalgo ha specificato che un’eventuale successo del referendum non andrà a influire sui monopattini di proprietà privata dei cittadini, anch’essi molto popolari nella capitale francese. “Quelli non sono un problema”, ha detto.
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