A prima vista potrebbero sembrare una coppia normale, ma quando Patrick e Susan si abbracciano le somiglianze fisiche tra loro sono inconfondibili. Hanno lo stesso naso pronunciato, gli stessi occhi chiari e le stesse labbra sottili. Sono fratello e sorella.
Patrick Stuebing è nato a Lipsia. Dopo essere stato vittima di violenza da parte del padre biologico, all’età di tre anni è stato separato dalla famiglia biologica e collocato in un’altra affidataria. Ha ripreso contatto con la famiglia biologica all’età di 24 anni ed è stato allora che ha conosciuto sua sorella Susan, di otto anni più giovane di lui.
Dopo la morte della madre, i due fratelli hanno iniziato ad avere una relazione. Dalla loro unione sono nati quattro figli, di cui due portatori di handicap. La relazione incestuosa fu scoperta alla nascita del loro primo figlio. Da allora Patrick è finito più volte in prigione e Susan ha perso l’affidamento di tre dei quattro figli.
Ai sensi dell’articolo 173 del codice penale tedesco, i rapporti sessuali tra fratelli sono puniti con una pena che arriva fino a due anni di reclusione. In seguito alle condanne, nel 2008 Patrick ha fatto appello alla Corte costituzionale federale tedesca e nel 2012 alla Corte europea dei diritti dell’uomo, senza ottenere risultati.
Ma qualche giorno fa, dopo aver esaminato il caso di Patrick e Susan, il Consiglio etico tedesco, un’istituzione governativa con poteri consultivi ma non decisionali, ha proposto al governo di depenalizzare le relazioni sessuali consensuali tra fratelli adulti.
Per gli esperti del Consiglio, infatti, la legge penale non è il giusto mezzo per contrastare questo tabù della società. “Non è compito del diritto applicare standard morali”, si legge nella relazione presentata dall’organo consultivo. Il rischio di disabilità nei bambini non sarebbe sufficiente a giustificare la sussistenza del reato. Per il Consiglio, tale possibilità andrebbe affrontata con le coppie incestuose in via preventiva da medici specialisti, piuttosto che evitata con la norma penale.
Il presidente del Consiglio etico, Christiane Woopen, era tra i 14 membri che hanno votato a favore dell’abrogazione dell’articolo 173 (9 persone hanno votato per il mantenimento del divieto e due si sono astenuti). In una dichiarazione rilasciata mercoledì ha detto: “L’incesto tra fratelli sembra essere molto raro nelle società occidentali, in base ai dati disponibili, ma le persone colpite descrivono quanto sia difficile la loro situazione. Sentono che le loro libertà fondamentali sono state violate e sono costrette alla segretezza o a negare il loro amore”.
Secondo una stima del Max Planck Institute di Friburgo risalente al 2008, una percentuale tra il 2 e il 4 per cento della popolazione tedesca ha “esperienze incestuose”. In Germania ogni anno ci sono meno di 10 condanne per relazioni incestuose. Di solito queste riguardano l’abuso del padre sulla figlia minorenne, punibile ai sensi di una legge separata sull’abuso dei minori. Ma in casi di incesto tra due partner consenzienti, come Susan e Patrick, c’è una vittima da proteggere?
La Germania non è l’unico Paese al mondo in cui l’incesto è considerato un reato. L’articolo 564 del codice penale italiano prevede fino a cinque anni di reclusione per chiunque commetta “incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta, ovvero con una sorella o un fratello” in modo che ne derivi “pubblico scandalo”. In altri Paesi, come Francia, Spagna e Paesi Bassi, invece, i rapporti sessuali tra parenti stretti maggiorenni e consenzienti non sono punibili.
L’opinione pubblica tedesca è divisa sull’argomento, così come le maggiori testate. Il settimanale Der Spiegel ha dichiarato di essere favorevole alla depenalizzazione, mentre Frankfurter Allgemeine Zeitung è contrario. Intanto una portavoce della Cdu, il partito di Angela Merkel, ha risposto alla proposta del Consiglio Etico dicendo che l’eliminazione del reato d’incesto darebbe un segnale sbagliato ai tedeschi.
“L’abolizione della repressione penale contro le azioni incestuose all’interno della famiglia andrebbe completamente contro la protezione dello sviluppo indisturbato dei bambini”, ha detto il portavoce alla Deutsche Welle.
In passato il governo tedesco si è conformato alle linee guida del Consiglio etico su alcuni temi delicati. Nel novembre 2013 per esempio, su proposta del Consiglio, ha adottato una normativa che ha dato un riconoscimento giuridico alle persone intersessuali, che possiedono parte dei caratteri di entrambi i sessi.