Il re del Marocco Mohammed VI ha deciso di togliere l’incarico di primo ministro ad Abdelilah Benkirane e ha chiesto a un altro esponente del partito islamista per la Giustizia e la Democrazia (Pjd) di formare un nuovo governo, a distanza di cinque mesi dall’impasse post-elettorale. A renderlo noto è una dichiarazione del gabinetto reale.
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Il re ha preso la decisione considerando “l’assenza di segnali che suggeriscono una imminente formazione” di un governo e per sbloccare la situazione di stallo nelle negoziazioni politiche.
Non è stato reso noto chi sarà l’esponente del partito che dovrà rimpiazzare Benkirane.
Il Pjd aveva aumentato i suoi consensi nelle elezioni dell’ottobre 2016, confermandosi il partito più votato nel paese.
La legge elettorale marocchina non consente di governare il Parlamento composto da 395 seggi senza una coalizione. Al momento, però, gli accordi con il partito conservatore e quello del centrodestra sono in una fase di stallo.
Benkirane è stato accusato dai partiti che dovrebbero far parte della coalizione di essere troppo vicino al palazzo reale.
Il re riceverà il nuovo primo ministro a breve e gli affiderà il compito di formare il governo. Mohammed VI ha ringraziato Benkirane per il lavoro svolto come primo ministro, mostrando apprezzamento per la sua “competenza”.
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