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    Incontro Trump-Putin, perché proprio in Finlandia? Breve storia geopolitica del paese (e dei suoi rapporti con Mosca)

    La Finlandia ha ottenuto l'indipendenza da Mosca nel 1917, ma i rapporti tra i due vicini sono sempre stati tesi. La capitale finlandese Helsinki ospita il summit tra Trump e Putin

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 16 Lug. 2018 alle 12:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:51

    Il presidente americano Trump e il suo omologo russo Putin si incontrano oggi, 16 luglio 2018, a Helsinki, la capitale della Finlandia. Ma come mai è stato scelto proprio questo paese?

    La decisione ha una particolare valenza geopolitica data la posizione geografica del paese: la Finlandia confina con la Russia e cerca di mantenere buone relazioni sia con il suo vicino che con gli altri Stati occidentali.

    La Finlandia è diventata parte dell’Impero russo nel 1809 dopo essere stata sotto il controllo della corona svedese per quasi 700 anni.

    Il paese ha poi ottenuto l’indipendenza nel 1917, anno della nascita dell’Unione Sovietica.

    I rapporti tra i due paesi sono sempre stati tesi: nel corso della Seconda guerra mondiale infatti sono scoppiati due diversi conflitti che hanno visto contrapporsi la Finlandia e l’Urss.

    Uno dei pilastri della politica estera del paese scandinavo è stata la “politica di non allineamento” intrapresa nel corso del Ventesimo secolo e che ha permesso alla Finlandia di porsi come Stato neutrale nella regione.

    Grazie a questa politica, la Finlandia è stata in grado di mantenere dei buoni rapporti con il suo vicino russo, evitando ingerenze nelle sue questioni interne da parte dell’Unione sovietica.

    In base agli accordi presi con la potenza confinante, la Finlandia si era impegnata a non aderire ad alleanze che avessero come nemico l’Urss.

    Una volta crollata l’Unione sovietica, la Finlandia ha investito sempre di più nelle relazioni con le potenze occidentali.

    Nel 1992, infatti, il paese ha presentato la richiesta di adesione alla Comunità europea, diventandone membro nel 1995 in seguito ad un referendum.

    È l’unico paese del nord Europa ad aver aderito alla moneta unica.

    La Finlandia fa anche parte delle Nazioni Unite, ma non ha aderito all’Alleanza Atlantica, nonostante abbia partecipato al programma Partnership for Peace e ad alcune operazioni di pacekeeping internazionali.

    L’entrata nella Nato infatti metterebbe a repentaglio i rapporti con la Russia, che ha più volte sottolineato la sua contrarietà all’espansione ad est dell’Alleanza.

    La Russia e la Finlandia mantengono tra di loro importanti relazioni economiche.

    Mosca era il partner commerciale principale della Finlandia negli anni Novanta e al momento la Russia fornisce al vicino scandinavo petrolio, carbone e gas.

    I rapporti tra i due vicini, però, continuano ad essere tesi, come dimostra la creazione di una linea di comunicazione militare diretta tra i vertice dei due eserciti.

    Il progetto si inserisce nell’ambito delle politiche volute dalla Finlandia per far fronte alla minaccia russa di una possibile espansione nella regione.

    Inoltre, il paese scandinavo, in cui il servizio militare per gli uomini è obbligatori, ha aumentato la portata del suo esercito per garantirsi una maggiore sicurezza.

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