“Su quel treno affollato oggi, sei sicuro di non aver visto quell’uomo che metteva la sua mano sotto la mia maglietta? Non ti ha fatto ribollire il sangue e indignare abbastanza da prendere una posizione? O hai semplicemente permesso che succedesse, perché ero stata stupida a viaggiare da sola?”
Pankhuri Awasthi e Uppekha Jain sono due rapper donne di Mumbai, in India, e si fanno chiamare BomBaebs. Con la campagna #Rapagainstrapes, le due ragazze vogliono portare il tema degli stupri sotto i riflettori, chiedendo a chi le ascolta di prendere posizione e ribellarsi a chi incolpa le donne per le violenze sessuali che subiscono.
Il loro rap inizia dicendo che l’India è ormai conosciuta come “la terra degli stupri”. Secondo le statistiche del National Crime Records Bureau (Ncrb), in India ogni giorno vengono stuprate 93 donne. Nel 2014 a Nuova Delhi, la capitale indiana, sono stati riportati 2.069 casi di violenze sessuali, con un incremento di oltre il 31 per cento rispetto all’anno precedente.
“Molte delle questioni di cui parliamo nel nostro video non si riferiscono solo all’India”, dice Jain. “Quindi spero che tutti si sentano responsabili e si impegnino nella lotta per i diritti delle donne e per l’uguaglianza di genere”.