Una ragazza indiana di 23 anni ha tagliato i genitali a un insegnante, un religioso indù, accusandolo di aver abusato di lei per anni. La vicenda è avvenuta nello stato di Kerala, nel sud dell’India.
La polizia ha detto che il sospetto, di nome Gangeshananda Theerthapada, si recava a casa della donna per eseguire dei rituali per la salute del padre. La madre della giovane sperava che l’uomo potesse alleviare le pene della famiglia, invece la figlia afferma che l’uomo la assaliva ad ogni occasione da quando lei era un’adolescente.
Nella sera di venerdì 19 maggio la giovane ha afferrato un coltello e lo ha attaccato quando lui ha tentato di violentarla. Poi ha chiamato la polizia.
L’uomo è stato trasportato in ospedale per un intervento d’emergenza. Il suo pene era stato tagliato al 90 per cento e non poteva in alcun modo essere ricucito.
Il vice commissario di polizia Arul B. Krishna ha detto al quotidiano The Times of India che il padre della ragazza era costretto a letto da anni e che la giovane aveva raccontato degli abusi alla madre, che adesso potrebbe essere accusata di non aver sporto denuncia.
La ragazza invece non dovrebbe essere accusata di alcun crimine. Il governatore di Kerala, Pinarayi Vijayan, ha lodato il coraggio della vittima.
It was a courageous step, no doubt about it:Kerala CM Pinarayi Vijayan on girl who chopped off genitals of inmate from Panmana Ashram pic.twitter.com/67xqy3PDNB
— ANI (@ANI_news) 20 maggio 2017
In India la violenza sulle donne rappresenta un problema molto diffuso. Il 9 maggio 2017 una 23enne è stata rapita, violentata da un gruppo di uomini, colpita a morte con alcuni mattoni e infine data in pasto ai cani nello stato settentrionale di Haryana.
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