Quattro giornalisti iraniani – Afarin Chitsaz, Ehsan Mazandarani, Saman Safarzai e Davud Asadi – sono stati ritenuti colpevoli di atti contro la sicurezza nazionale da una corte del paese e condannati a pene comprese tra i cinque e i dieci anni di prigionia.
Il Comitato per la protezione dei giornalisti ha esortato l’Iran a cambiare le attuali leggi sulla stampa.
Secondo il legale di tre dei giornalisti condannati, Mohammad Alizadeh Tabatani, uno dei suoi assistiti, Davud Asadi sarebbe il fratello di uno dei fondatori del sito iraniano riformista Rooz Online.
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha criticato l’arresto dei giornalisti. Lo stesso presidente in diversi interventi ha fatto notare che nel paese è necessaria una maggiore libertà per i giornalisti.