Secondo fonti dalla capitale Juba, i morti in Sud Sudan per gli scontri tra fazioni rivali ammonterebbero a una cifra tra 400 e 500.
Dopo il tentativo di colpo di Stato contro il presidente Salva Kiir, il Sud Sudan ha visto esplodere violenti combattimenti. Nelle giornate di lunedì e martedì, ha fatto sapere il governo, dieci importanti figure politiche, tra cui il ministro delle finanze, sono state arrestate.
Per il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, però, si tratta di scontri che seguono in gran parte le linee etniche.
Salva Kiir ha accusato il leader dell’opposizione, Riek Machar, di aver tentato il golpe per impossessarsi del potere, ma Machar ha negato. “Quello che ha avuto luogo a Juba”, ha detto in un’intervista al Sudan Tribune, “è stato un malinteso tra le guardie presidenziali all’interno della loro divisione, non un tentativo di colpo di Stato”.