Durante la notte il quartiere di Parigi di Marais, uno dei più vecchi della città, è invaso dai ratti. A quell’ora per le vie la popolazione di ratti supera gli umani. I bidoni dell’immondizia diventano una mensa per centinaia di roditori, che corrono lungo le pareti degli edifici.
“Vivo qui da dieci anni e non ho mai visto un numero così alto di ratti”, ha detto una residente a un giornalista del Guardian che ha fatto un reportage dal quartiere parigino.
Parigi ha avuto un problema con i ratti sin da quando è stata fondata. È comune trovare roditori negli scantinati dei condomini, ma anche nella metropolitana o persino nel famoso viale degli Champs Elysées.
Ultimamente hanno iniziato a venire in superficie dalle fognature in numero sempre crescente alla ricerca di cibo.
La popolazione di ratti della capitale francese ha raggiunto i 4 milioni di esemplari, quasi due ogni abitante di Parigi, dove vivono 2,3 milioni di persone. Secondo gli esperti, una coppia di ratti in media in due anni può originare una colonia di 936 esemplari.
Il comune ha iniziato una campagna per combattere la proliferazione di roditori. Nove parchi di Parigi sono stati chiusi a fine novembre per un programma di derattizzazione. La speranza delle autorità è che senza i cittadini che lasciano cibo nel parco, i roditori saranno attratti dal cibo avvelenato.
Georges Salines, capo dell’azienda comunale che si occupa di bonifiche, ha detto che la lotta ai ratti è stata colpita da alcune regole europee che hanno messo fuori legge alcuni tipi di pesticidi e tecniche utilizzate per avvelenare i ratti, come ad esempio lasciare cibo avvelenato fuori dalle loro tane.
Il comune sostiene che la situazione è sotto controllo e che la popolazione dei ratti non è ancora esplosa ma i giornali negli ultimi giorni stanno denunciando una realtà diversa.