Il servizio di sicurezza russo nelle scorse ore ha trovato 44 milioni di euro in contanti dopo aver fatto irruzione nel quartier generale della Wagner a San Pietroburgo. La notizia è stata commentata – e confermata – dallo stesso Prigozhin. Per la precisione delle scatole piene di soldi sono state sequestrate vicino al suo ufficio a San Pietroburgo, all’Hotel Trezzini.
Durante la perquisizione condotta nell’albergo, un minivan bianco Gazel ha destato sospetti in quanto non apparteneva a nessuno degli abitanti di Akademichesky Lane, la strada dove era parcheggiata la vettura. A quel punto sono intervenuti gli artificieri per scongiurare la presenza di esplosivo. Ed è così che sono stati scoperti gli scatoloni piene di soldi. Rinvenuti anche documenti, tra cui passaporti a nome di Prigozhin, con gli stessi dati anagrafici, ma con la fotografia di un altro uomo, e dei lingotti d’oro. Secondo Fontanka, l’uomo sui documenti sarabbe un sosia di Prigozhin, che nel 2021 ha girato l’Europa.
“Abbiamo sempre utilizzato contanti per finanziare le attività del nostro gruppo. I soldi servono per pagare i soldati”, ha commentato Prigozhin. Secondo il canale Telegram che funziona da ufficio stampa del Gruppo, il denaro doveva servire come “risarcimento ‘Cargo 200’ (per i familiari dei combattenti ndr) e altre questioni”.