“Putin è una testa di c… e un ladro. 100 rubli x $ – ti sei fottuto quella tua testa di c…”. Questa la scritta elettronica apparsa nelle scorse ore a Surgut, in Siberia, su un palazzo di uffici. Autori del gesto alcuni hacker. La propaganda li ha definiti “burloni” ma in realtà la sensazione è che l’insoddisfazione sia un sentimento diffuso dopo il crollo del rublo.
Il calo delle entrate dalle esportazioni di energia colpisce il rublo, che dopo avere subito una caduta libera nelle ultime settimane ha toccato ieri i livelli più bassi dal marzo del 2022, poco dopo l’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina.
As the ruble plummets below 100/$ today, Russian officials are saying there’s nothing to worry about.
But not everyone is convinced: in Surgut, a Siberian oil town, someone hacked this news ticker to say “Putin is a dickhead and a thief. 100₽/$ – you’ve lost your fucking mind” pic.twitter.com/pLQ29FkIUP
— max seddon (@maxseddon) August 14, 2023