Nella notte tra il 18 e il 19 gennaio 2018 il presidente russo Vladimir Putin si è immerso nelle gelide acque del lago Seliger, per poi partecipare alla funzione religiosa nel monastero maschile Nilo-Stolobensky, nella regione di Tver.
Il 19 gennaio è il giorno in cui la chiesa ortodossa festeggia l’epifania, seguendo il calendario giuliano in cui le festività cadono 13 giorni dopo quello gregoriano, per ricordare il battesimo del Signore.
Non è la prima volta che il capo del Cremlino fa il bagno di Kreshene (che vuol dire battesimo in russo), sotto gli occhi dei sacerdoti ortodossi che lo osservano durante la sua immersione.
Anzi, Putin è solito partecipare regolarmente alle festività del calendario della chiesa ortodossa.
“Le temperature non erano così fredde, appena -7 °C”, ha dichiarato il portavoce russo Dmitri Peskov.
Il motivo di tale gesto è spiegato dal fatto che durante il battesimo ortodosso è tradizione benedire e santificare le acque dei fiumi e dei laghi.
Dunque il presidente Putin si è spogliato e ha attraversato la vasca a forma di croce adibita nel lago per l’occasione.
Concluso il bagno, il capo del Cremlino ha rapidamente immerso la testa nell’acqua gelata, per poi uscire e dirigersi verso il monastero in cui si svolgeva la funzione.
Il bagno di Kreshene è una tradizione molto sentita e conosciuta in Russia, tant’è che moltissime persone si immergono nell’acqua durante la giornata dell’epifania, nonostante le temperature molto rigide.