È Sergei Sobyanin, candidato sostenuto dal Cremino, il nuovo sindaco di Mosca.
Con il 51,3 per cento dei voti, l’ex capo dello staff del presidente Putin ha vinto le elezioni per l’amministrazione della capitale russa.
Il principale sfidante, Alexei Navalny, ha ottenuto il 27,2 per cento dei voti, mentre il comunista Ivan Melnikov è arrivato terzo con il 10,7 per cento.
Subito dopo i risultati elettorali l’opposizione ha denunciato “numerose e serie violazioni”: Alexei Navalny ha sostenuto di aver ottenuto abbastanza voti per procedere al secondo turno, ma si è rifiutato di controllare i risultati.
La legge russa prevede il ballottaggio tra i due principali candidati qualora non venga superata la soglia del 50 per cento delle preferenze dei cittadini.
Sergei Sobyanin, dal canto suo, si difende: “abbiamo organizzato le elezioni più oneste e trasparenti della storia di Mosca”.
L’affluenza alle urne, comunque, è stata particolarmente bassa, attestandosi al di sotto del 32 per cento.
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