L’annuncio è arrivato tramite un decreto postato sul sito web del Cremlino. L’agenzia di stampa russa Ria Novosti è stata liquidata ieri verso mezzogiorno, lasciando centinaia di giornalisti, fotografi, editori e grafici stupefatti.
Credevano di essere relativamente liberi nel fare informazione: nelle ultime settimane avevano riportato fedelmente le proteste anti-russe in Ucraina e citato un sondaggio che mostrava il calo dei consensi per Putin.
Invece entro tre mesi la Ria Novosti dovrà chiudere. Al suo posto verrà istituito un altro ente che si chiamerà probabilmente Russia Today, e a capo del quale, sempre tramite decreto, il presidente russo ha nominato Dmitry Kiselyov.
Quest’ultimo è già noto per delle affermazioni offensive contro gli omosessuali: “Penso che vietare la propaganda dei gay ai minori di diciotto anni non basti”, ha detto l’anno scorso in televisione. “Penso che dovrebbero essere banditi dalla donazione di sangue e di sperma, e se muoiono in un incidente d’auto, i loro cuori dovrebbero essere bruciati o seppelliti in un terreno che non consente la continuazione della vita”.