Dalla Russia arriva il controcanto al duo Stati Uniti-Francia sulla decisione di attaccare la Siria. Per il presidente Putin, un’azione militare contro il regime di Assad non è possibile senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Non esclude, pertanto, un intervento della Russia nel conflitto, ma solo se gli ispettori delle Nazioni Unite accertassero l’uso di armi chimiche da parte del regime siriano contro i ribelli.
Dal suo punto di vista, d’altronde, “sembra assolutamente assurdo che le forze armate regolari, che oggi sono all’offensiva e che in alcune zone hanno circondato i cosiddetti ribelli e stanno per sconfiggerli, abbiano utilizzato in queste condizioni armi chimiche proibite, ben sapendo che sarebbero state il pretesto per l’applicazione di sanzioni contro di loro.”
Intanto le cifre sui siriani rimasti uccisi durante l’attacco dello scorso 21 agosto rimangono non accertate: secondo gli Stati Uniti sono 1.429 le persone morte per gas asfissianti; per le agenzie, invece, sono circa 355.