La corte di Schleswig-Holstein, in Germania, ha deciso di estradare in Spagna l’ex presidente catalano Carles Puigdemont.
L’estradizione è stata disposta non per il reato di ribellione, bensì per quello di appropriazione indebita.
Puigdemont, che in Spagna rischia fino a 30 anni di carcere, è stato arrestato il 25 marzo 2018 dopo aver attraversato il confine tedesco per rientrare in Belgio, dove vive in esilio da cinque mesi.
Il leader del movimento indipendentista catalano ha lasciato il carcere il 6 aprile 2018 dopo il pagamento della cauzione da 75mila euro fissata il giorno precedente dal tribunale territoriale tedesco dello Schleswig-Holstein, che aveva deciso di concedergli la libertà condizionata, respingendo la richiesta di estradizione per ribellione avanzata da Madrid.
Puigdemont era però a rischio estradizione per il reato minore di appropriazione indebita di denaro pubblico, proprio quello per il quale è stata ora disposta l’estradizione.
Il 25 marzo 2018 Puigdemont era stato arrestato dopo aver attraversato il confine tedesco per rientrare in Belgio, dove aveva vissuto in esilio per cinque mesi.
Secondo quanto emerso successivamente, l’intelligence spagnola aveva collocato sulla sua auto un chip gps per geolocalizzarne gli spostamenti.
L’ex leader catalano proveniva dalla Danimarca, dopo essere stato in visita in Finlandia per partecipare a una conferenza.
Il 24 marzo 2018, dopo la sua partenza per la Scandinavia, era stato riattivato il mandato di arresto europeo nei confronti suoi e di altri quattro leader catalani, che era stato revocato nel dicembre 2017.
Il 25 marzo 2018 la sua auto è stata intercettata dalla polizia tedesca su un’autostrada nello stato Schleswig Holstein.
Poche ore dopo il suo arresto a Barcellona erano scoppiati disordini che avevano portato al ferimento di 89 persone e all’arresto di altre quattro.
Puigdemont si era recato in Belgio dopo la dichiarazione unilaterale d’indipendenza della Catalogna, che ha fatto seguito al referendum del primo ottobre 2017, dichiarato illegittimo dalla Corte suprema spagnola.