Iraq, migliaia di persone sfidano il coprifuoco a suon di clacson e musica a tutto volume
In Iraq, a Baghdad, migliaia di persone hanno invaso le strade della capitale suonando il clacson e mettendo musica a tutto volume per protestare contro il coprifuoco notturno. Il coprifuoco, imposto per contenere le manifestazioni popolari in corso da venerdì scorso, è entrato in vigore a mezzanotte locale (le 23 italiane) di ieri, ma i manifestanti hanno sfidato le autorità. La gente si è riversata nell’iconica piazza Tahrir sia in auto, sia a piedi, secondo quanto riferiscono i media locali.
Intanto, sale a 73 uccisi e 3.500 feriti in due giorni di proteste il bilancio della sanguinosa repressione governativa in Iraq della seconda ondata di proteste popolari contro il carovita e la corruzione tra venerdì e domenica a Baghdad e in diverse città del sud del paese. Lo riferisce l’Osservatorio iracheno per i diritti umani. Molte vittime sono state uccise con spari di bombole di gas lacrimogeni sparate dai poliziotti a distanza ravvicinata alla testa dei manifestanti, stando a foto diffuse dall’Osservatorio.
Già ai primi di ottobre, in una settimana erano stati uccisi 149 civili dalla repressione delle forze di sicurezza e da non meglio precisati uomini armati. Dal 1 al 6 ottobre anche 6 poliziotti erano stati uccisi nelle violenze tra Baghdad e le città del sud sciita dominate da milizie filo-iraniane. Ai manifestanti di venerdì e sabato si sono aggiunti ieri gli studenti delle scuole secondarie e delle università che hanno chiuso i loro battenti domenica, normale giorno feriale in Iraq (il venerdì è il giorno di riposo settimanale).
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