Il 30 gennaio 2018 la Pontifical Bolivarian University di Medellín, in Colombia, ha chiesto alle studentesse di non indossare minigonne e scollature, per evitare di “distrarre compagni di classe e insegnanti”.
I “consigli” sono stati pubblicati sul sito dell’università, scatenando le proteste di studenti e studentesse, che hanno lanciato una campagna online per chiedere a tutti gli universitari della UPB (maschi e femmine) di indossare gonne corte al campus in segno di protesta giovedì 8 febbraio 2018.
Respeto, tolerancia y sana convivencia. Yo me pongo la falda como quiera. #UPBenFalda pic.twitter.com/NxZrEADdMf
— Sebastián (@sebastbales) 8 febbraio 2018
L’università ha quindi diffuso un comunicato in cui spiega che i consigli erano semplicemente indicazioni generali.
“La UPB rispetta il diritto di esprimere la personalità, e non ha mai imposto alcun dress code agli studenti” si legge nella dichiarazione.
#UPBenFalda El vestir no es una excusa para el acoso ! @Camihurtado97 @sebastbales @Mari_monda pic.twitter.com/bJIHZWf9Wq
— MADARIAGA (@juliomadariagaa) 8 febbraio 2018
Tuttavia il titolo del post originale, ora cancellato dal sito, era “Come dovresti vestirti per andare in università?”, e suggeriva di indossare capi che non dessero troppo nell’occhio.
“Non c’è niente di più spiacevole che distrarre i tuoi compagni di classe o insegnati. Per questo motivo, suggeriamo di non indossare scollature ampie, gonne corte o vestiti aderenti”.
La protesta degli studenti è stata documentata sui social con l’hashtag #UPBEnFalda (UPB in minigonna), e l’8 gennaio 2018 su twitter sono apparse numerosissime foto di alunni e alunne in minigonna e pantaloncini.
@Juansebasv también se comprometió con #UPBenFalda pic.twitter.com/GgwiVWMMiL
— Sara Fernández (@sarafernandezms) 8 febbraio 2018
La studentessa Helena Múnera ha scritto in un post su twitter: “Chi pensa che stiamo combattendo per il diritto di indossare gonne corte o scollature sbaglia. Stiamo chiedendo di finirla coi messaggi che incoraggiano la mancanza di rispetto verso le donne”
Estas son mis amigas… Nos vestimos cómo nos gusta y por eso no hemos distraído a nadie #UPBenFalda pic.twitter.com/tLl7YPU2LJ
— Mariana Duque D. (@marianaduqued) 8 febbraio 2018
Non è la prima volta che l’università viene accusata di sessismo: nel 2015 la UPB aveva infatti lanciato una summer school per le bambine dai 5 ai 10 anni per insegnare loro le buone maniere, chiamata “cose da femmine”.
#UPBenFalda #UPByodecidocomovestirme #micuerpomisreglas pic.twitter.com/LMI0gcKrNQ
— Verónica Florez (@Vflorez03) 8 febbraio 2018
L’associazione Temblores, di Bogotà, ha stilato un elenco di consigli alternativi, dicendo ai ragazzi “vestitevi come volete, in un modo che possa esprimere la vostra personalità”.
“Non c’è niente di più spiacevole che essere accusat* o discriminat* da tuoi compagni di classe e professori, per questo suggeriamo di dar loro questi consigli contro il sessismo istituzionale”
En temblores ONG rechazamos el machismo institucional que lleva a que universidades como la Universidad Pontificia Bolivariana dicten como se deben vestir las mujeres.
Por eso decidimos crear nuestros propios tips para la vida universitaria:#UPBenFalda #MeVistoComoQuiero pic.twitter.com/4CB4fBwLfm— Temblores ONG (@TembloresOng) 8 febbraio 2018