Martedì 14 giugno 2016 centinaia di pullman hanno trasportato manifestanti provenienti da ogni parte della Francia a Parigi per partecipare alla marcia di protesta contro la riforma del lavoro.
La polizia si è ripetutamente scontrata con frange di giovani violenti ai margini delle manifestazioni nel corso delle ultime settimane e anche se gli scioperi nel settore pubblico si stanno diradando, il sindacato Cgt ha comunicato che la marcia di Parigi sarà la più grande degli ultimi tre mesi.
“Non è finita”, ha detto il leader Cgt Philippe Martinez: “La lotta è ben lontana dall’essere conclusa”.
La Cgt, sostenuta da altri sindacati più piccoli nella sua campagna di scioperi e proteste, si sta confrontando con un altro grande sindacato che sostiene la riforma, la quale oltre a rendere l’assunzione e il licenziamento più semplici lascerà ampio margine ai datori di lavoro per decidere rispetto agli stipendi e alle condizioni di lavoro.
“È ora di smorzare i toni” ha dichiarato il segretario della Cfdt Laurent Berger.
Circa 700 pullman stanno quindi trasportando i manifestanti il centro della capitale dove nel pomeriggio sfilerà la marcia.
In concomitanza con la protesta, i lavoratori delle ferrovie di stato (Sncf) hanno incrociato le braccia, ma l’Snfc ha fatto sapere che i disagi al trasporto sono minori di quelli causati durante altri scioperi: il 90 per cento del trasporto ad alta velocità era operativo e altri servizi erano in funzione al 70 per cento.
I tassisti intanto protestano contro la concorrenza abusiva, e hanno dimostrato nella zona ovest della capitale con disagi per il traffico.
La Cgt e il sindacato Force Ouvrière sostengono che la riforma metterà a rischio gli standard delle garanzie ai lavoratori.
Il governo e il sindacato Cfdt, favorevole alla riforma, sostengono il contrario, dicendo che aiuterà a diminuire il tasso di disoccupazione (attualmente al 10 per cento, con una disoccupazione giovanile al 24 per cento) e trasformerà il sistema di rappresentanza dei lavoratori rendendolo più inclusivo.
La rappresentanza sindacale in Francia è una delle più basse d’Europa e si attesta a meno del 10 per cento della forza lavoro. Tuttavia i sindacati hanno considerevole influenza e possono negoziare le condizioni di lavoro che vengono applicate a chiunque sia impiegato in quel settore.
Il governo socialista di Hollande si rifiuta di ritirare la riforma che è stata fatta passare alla Camera tramite decreto e verrà portata in Senato oggi per diventare legge entro luglio.
I sondaggi di marzo avevano rilevato che l’80 per cento degli elettori non gradiva la riforma ma ci sono segnali che il movimento di protesta non gode più del sostegno della maggioranza dei cittadini francesi.
La marcia di martedì arriva in un momento in cui le autorità cercano di assicurare gli standard di sicurezza agli Europei di calcio mentre la Francia è ancora al livello massimo di allerta terrorismo.
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