La procura sudcoreana chiederà un mandato di cattura per l’ex presidente della Repubblica Park Geun-hye, decaduta il 10 marzo dopo che la Corte costituzionale ha convalidato la procedura di impeachment approvata il 9 dicembre dal parlamento. Lo riporta l’agenzia Yonhap, ricordando che Park è coinvolta nello scandalo per abuso di potere e corruzione che ha portato all’arresto la sua confidente e “sciamana” Choi Soon-sil.
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L’annuncio è arrivato lunedì 27 marzo, il giorno dopo l’interrogatorio dell’ex presidente.
“L’accusata ha abusato del suo enorme potere e del suo status di presidente per ricevere tangenti dalle aziende e per violare la libertà dei management aziendali. Si tratta di gravi accuse”, hanno dichiarato i giudici.
“Un largo numero di prove è stato raccolto ma l’ex presidente nega molte delle accuse ed esiste il rischio di una possibile distruzione delle prove in futuro”, aggiungono.
Se la Corte del distretto centrale di Seoul dovesse approvare il mandato di cattura, Park diventerà la terza ex leader a essere arrestata per corruzione nel paese. I due casi precedenti avvennero negli anni Ottanta e Novanta.
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