Malta, primo ministro Muscat verso dimissioni: travolto dal caso Caruana
Sull’onda delle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa in un attentato nell’ottobre del 2017, il premier maltese Joseph Muscat sarebbe pronto a dimissioni “imminenti”. A riferirlo è il quotidiano Times of Malta.
Le dimissioni annunciate del primo ministro di Malta
Secondo il giornale maltese, il premier ha già informato i suoi più stretti collaboratori della sua decisione. Muscat tra l’altro ha già incontrato il presidente, George William Vella, a cui ha annunciato le sue intenzione. Secondo il Malta Independent, la maggioranza dei partecipanti alla riunione di gabinetto, avvenuta nella notte e terminata a tarda ora, ha detto al premier di esser stanca di “difendere l’indifendibile”.
Nei giorni scorsi, Muscat aveva promesso di dimettersi qualora venisse trovato un suo legame con l’assassinio della giornalista.
Il premier dell’isola è sotto pressione per il fatto che il suo ormai ex braccio destro, l’ex capo di gabinetto e braccio destro del premier Keith Schembri, era presente a diversi incontri con i servizi segreti e il premier in cui si era parlato dell’imprenditore Yorgen Fenech, titolare del fondo segreto 17 Black, come il principale sospetto nel caso Caruana. Fenech è stato rilasciato oggi 29 novembre su cauzione.
Schembri è stato arrestato, interrogato e rilasciato ieri, mentre a Fenech – che ha indicato in Schembri il mandante dell’omicidio – è stata negata la grazia presidenziale.
Il no alla grazia: il primo ministro di Malta si astiene
Era stato lo stesso Muscat, al termine di una riunione di gabinetto notturna, ad annunciare il no alla di grazia per Fenech, precisando di essersi astenuto.
“Ho ricevuto due richieste di grazia per Fenech. La prima domenica con il parare negativo del capo polizia e del procuratore generale che ho respinto – ha dichiarato Muscat- e la seconda in queste ore.
Dopo la conferenza stampa di Muscat, si sono registrati momenti di tensione tra giornalisti e forze di sicurezza. Dal canto suo la polizia ha ribadito che “non vi è alcuna ragione” per rimuovere Arnaud, che ha “condotto le indagini con la collaborazione di Europol”.
I cittadini maltesi si ribellano alla corruzione
Il rilascio dal carcere di Schembri non è servito a restituire serenità a Muscat. Anzi, i cittadini maltesi stanno scendendo in piazza indignati, contro la corruzione.
Venerdì sera è convocata una manifestazione di protesta, indetta dai comitati promotori che nei giorni scorsi sono riusciti a radunare una folla di manifestanti per chiedere le dimissioni del governo, molti dei quali si sono riuniti fuori dalla sede del governo tenuti a bada da un cordone della polizia.
Dalle sue pagine social, Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista uccisa il 16 ottobre 2017 ha scritto: “Yorgen Fenech ha confessato l’omicidio – ha affermato ancora Matthew – egli ha lo stesso medico di Schembri, e questo medico ha confessato che inoltrava messaggi da Schembri a Fenech mentre quest’ultimo era in carcere. Nonostante questi indizi criminali, la polizia ha appena rilasciato Schembri”.