Nel deserto dell’Australia, il 28 febbraio 2018, è stato rilevato per la prima volta il segnale proveniente dalle prime stelle apparse nell’universo, grazie all’antenna radio dello spettrometro “Edges” (Experiment to Detect Global Eor Signature) dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e dell’Università dell’Arizona, negli Stati Uniti.
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Secondo lo studio, le prime stelle sarebbero comparse circa 180milioni di anni dopo il Big Bang.
La ricerca è durata oltre un decennio, ed è stata descritta come la più grande scoperta astronomica dopo il rilevamento delle onde gravitazionali del 2015.
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Dopo la grande esplosione primordiale del Big Bang non c’erano stelle o galassie, e il cosmo era composto soltanto da idrogeno neutro.
Il team di ricercatori è stato guidato dall’astronomo Judd Bowman, che lavora all’Osservatorio Murchison Radioastronomy, in Australia.
“Questo segnale rappresenta il primo sguardo su un periodo particolarmente importante nell’universo, durante il quale le stelle e le galassie hanno cominciato a formarsi” ha scritto in un comunicato Colin Lonsdale, direttore del Haystack Observatory del Massachusetts Institute of Technology.
Il team ha pubblicato lo studio sulla rivista Nature, ed è convinto che questa scoperta possa aprire nuovi importanti indirizzi di ricerca per la fisica.