Il 15 marzo gli elettori statunitensi di cinque importanti stati hanno votato sia per i candidati repubblicani e democratici. Ecco com’è andata.
DEMOCRATICI – Hillary Clinton si è aggiudicata la vittoria in tutti e cinque gli stati: Florida, Illinois, Missouri, North Carolina e Ohio. In questi stati, come anche negli altri, i democratici votano con un sistema proporzionale per l’assegnazione dei candidati.
In Florida Clinton ha ottenuto 101 candidati, contro i 51 di Sanders, in Illinois 54 contro i 35 di Sanders. In Missouri 34 delegati per entrambi i candidati.
In Ohio 76 per Clinton e 59 per Sanders, in North Carolina 59 delegati per Clinton contro i 44 di Sanders. Ad oggi, Hillary Clinton può contare su 1096 delegati e 472 super delegati, mentre Bernie Sanders su 774 delegati e 23 super delegati.
REPUBBLICANI – Per i repubblicani quelle del 15 marzo erano primarie cruciali: per Rubio e Kasich, dal momento che si votava nei loro home state Florida e Ohio, era in ballo la stessa candidatura. Marco Rubio non ha retto la prova e, dopo la sconfitta in Florida, si è ritirato dalla corsa alla nomination.
John Kasich invece, dopo aver ottenuto tutti e 66 i delegati dell’Ohio, può continuare a rimanere in gara. Donald Trump si è aggiudicato i restanti 5 stati, raggiungendo così un totale di 640 delegati.
In Florida dove si votava con un sistema maggioritario winners-takes-all, ovvero chi vince porta a casa tutti i delegati in palio, ha ottenuto 99 delegati. In North Carolina 29 delegati contro i 26 di Cruz e i 9 di Kasich. In Illinois ne ha ottenuti 21, contro i 3 di Ted Cruz e in Missouri 20, contro i 5 di Cruz. Infine Trump di è aggiudicato altri 9 delegati delle isole Marianne.
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