Sarà il capo di stato nominale della Corea del Nord, Kim Yong-nam, a guidare la visita della delegazione di Pyongyang in Corea del Sud in occasione dei Giochi Olimpici invernali.
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Kim Yong-nam, 90 anni, dal 1998 ricopre la carica di presidente dell’Assemblea popolare suprema, la Camera legislativa della Corea del Nord, ed è di fatto il capo dello stato.
In tale veste svolge a pieno titolo il potere di rappresentanza internazionale del paese.
È lui a ricevere i diplomatici stranieri a Pyongyang e a gestire lo scambio di messaggi di congratulazioni o condoglianze con i leader stranieri.
Nel corso degli anni ha compiuto, a differenza di Kim Jong-un, diverse visite ufficiali all’estero, tra cui quella in Iran nell’agosto 2017 per la cerimonia di insediamento di Hassan Rohani alla presidenza.
Kim Yong-nam aveva presenziato anche in occasione della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Sochi del 2014, in Russia.
Una fonte riservata del governo sudcoreano, citata dalla Bbc, ha fatto sapere che la visita di Kim Yong-nam sembra riflettere la volontà da parte della Corea del Nord di migliorare le relazioni bilaterali.
Mai, infatti, un funzionario di Pyongyang di così alto rango aveva varcato la zona demilitarizzata che da decenni divide le due Coree.
Nella gerarchia dello stato nordcoreano, Kim Yong-Nam è il secondo ufficiale di più alto grado, proprio sotto Kim Jong-un.
Ciò giustificherebbe dal punto di vista diplomatico un incontro con il presidente sudcoreano Moon Jae-In.
Questo segnale di apertura al dialogo si aggiunge alla proposta da parte della Corea del Nord di inviare, per il 7 febbraio, un gruppo artistico che svolgerà spettacoli nel Sud, a Gangneung e a Seul.
A riferirlo è stato il ministero dell’unificazione sudcoreano, secondo cui il gruppo arriverà con il traghetto Mangyongbong 92, che ospiterà 140 rappresentanti del Nord per il periodo della tournée.