È stato registrato all’anagrafe francese per 64 anni come uomo. Ma lo scorso 20 agosto il tribunale di prima istanza di Tours, in Francia, gli ha riconosciuto il diritto a modificare il proprio stato civile con la menzione di sesso neutro.
È nato con un’ambiguità sessuale: non è né uomo né donna, il suo nome non è stato reso noto e la notizia non è apparsa sui giornali fino al 14 ottobre 2015.
Non produce ormoni sessuali, ma possiede gli attributi di entrambi i sessi: non ha ovaie né testicoli, ma una vagina rudimentale e un micro-pene.
“Da ragazzino ho capito che non ero un maschio. Non avevo barba, i miei muscoli non si sviluppavano”, ha raccontato la persona di sesso neutro al giornale francese 20Minutes. “Oggi finalmente mi sento riconosciuto dalla società per quello che sono”.
All’età di 35 anni ha iniziato una cura con il testosterone. Ora è sposato con una donna e ha un figlio adottivo. Il certificato medico consegnato al tribunale la definisce intersessualità.
Finora, alla nascita di un neonato, veniva assegnato uno dei due sessi ma, quando nessuno dei due era sufficientemente chiaro, il bambino veniva operato oppure la determinazione del sesso veniva rimandata provvisoriamente per uno o due anni in seguito a un trattamento appropriato.
Il riconoscimento da parte del tribunale di Tours tuttavia non ha alcun valore giuridico e solo qualora la sentenza dovesse passare in giudicato potrà essere aggiunta la voce neutro, un riconoscimento inedito del terzo genere, già legalmente presente in Paesi come Nepal (2013) Australia (2014).
Attualmente solamente la Germania riconosce un genero indeterminati, come abbiamo raccontato in questa storia.
In Francia si tratterebbe di una decisione inedita, che potrebbe stravolgere la legislazione nazionale mettendo in dubbio l’ancestrale sistema binario dei sessi.
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