Un nuovo scandalo pedofilia travolge la Chiesa Cattolica. Negli Stati Uniti potrebbero essere trecento i religiosi coinvolti in un’inchiesta, scaturita dalle indagini iniziate diciotto mesi fa.
Abusi e insabbiamenti al centro dello scandalo. Tutto è iniziato con le dimissioni del cardinale Theodore McCarrich, figura di rilievo nella Chiesa degli Stati Uniti, accusato di aver abusato di minorenni e adulti per decenni.
Un Gran Giurì della Pennsylvania ha redatto il rapporto-shock che condanna il comportamento dei vertici ecclesiastici dell’intero stato. Nella denuncia si legge che oltre mille bambini in settant’anni sono stati vittime di abusi.
I minorenni sarebbero stati brutalmente molestati da sacerdoti, secondo il rapporto, in cui si legga anche che tali abusi sarebbero stati nascosti e gli autori protetti.
L’accusa, gravissima, getta ancora la Chiesa in una crisi profondissima, già affrontata in passato con scandali altrettanto importanti e pesanti.
Questa, però, è di gran lunga la condanna più ampia e circostanziata mai avvenuta nel Paese. Situazioni di questo tipo, infatti, avevano riguardato singole o poche diocesi. Il fatto che stavolta sia coinvolta una regione intera non può che rendere la situazione ancora più drammatica.
Nelle novecento pagine del rapporto, sei le diocesi prese in esame sulle otto totali della Pennsylvania. Alla sbarra finiscono più di trecento sacerdoti, tutti responsabili di abusi sessuali.
“È il più ampio e comprensivo rapporto su abusi sessuali ai danni di bambini all’interno della Chiesa Cattolica mai proposto negli Stati Uniti”, ha dichiarato il procuratore generale dello Stato Josh Shapiro.
Nel documento si legge ancora che le vittime potrebbero essere molto di più, addirittura migliaia. Una parte della documentazione, infatti, sarebbe andata persa e per di più sono molti i casi in cui la paura spinge le vittime a non parlare e a chiudersi nel silenzio.
Inoltre, la maggior parte dei casi rilevati dal rapporto è ormai troppo vecchia per poter procedere ad azioni legali. In almeno due casi, però, è scattata un’incriminazione per violenza contro minori. La speranza è chequesta possibilità ci sia anche per altri casi.
Gli episodi raccolti dal rapporto sono crudi e drammatici: “Preti stupravano bambini e bambine e i superiori responsabili del loro operato non solo non facevano nulla, ma hanno nascosto tutto”.
“Per decenni – si legge ancora nel testo – monsignori, vescovi ausiliari, vescovi, arcivescovi, cardinali sono stati per la maggior parte protetti. Molti, compresi alcuni nominati in questo rapporto, sono stati promossi”.
Anche dopo che l’Fbi aveva scoperto documenti e prove sugli abusi, la Chiesa come “da manuale” ha “nascosto la verità”.
Nel rapporto si legge in modo dettagliato delle abitudini dei sacerdoti per circuire prima e poi abusare delle loro piccole vittime. L’utilizzo dell’alcol, ad esempio, per facilitare le molestie, oltre all’agghiacciante elenco di abusi sessuali di ogni tipo.
In un caso specifico viene raccontato l’episodio di un sacerdote che violentò cinque suore e conservò il loro sangue mestruale. Un altro abusò di una ragazzina di diciassette anni, mettendola incinta, senza essere mai punito.
A Pittsburgh le alte sfere della Chiesa arrivarono ad accusare un quindicenne di aver “sedotto” un sacerdote, il quale aveva invece ammesso pratiche sado-masochistiche ai danni di molti minorenni. Un altro caso inquietante raccolto nel rapporto è quello di un prete che per anni abusò di decine e decine di bambini nonostante fosse sieropositivo.
Le sei diocesi denunciate sono quelle di Allentown, Erie, Greensburg, Harrisburg, Pittsburgh e Scranton. Delle otto, le altre due, quelle di Philadelphia e di Altoona-Johnstown, erano già state al centro di rapporti di altri Gran Giurì.
Le autorità cattoliche statunitensi hanno espresso vergogna e rammarico per il dramma denunciato nel documento.
“Il rapporto del Gran Giurì della Pennsylvania illustra il dolore di coloro che sono stati vittima dei crimini di abuso sessuale da parte di membri individuali del clero e da parte di chi ha protetto i molestatori, facilitando così un male che è proseguito per anni e anche decenni”, ha affermato il cardinale Daniel Di Nardo, a capo della Conferenza dei vescovi cattolici statunitensi.
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