Il cadavere di John Capparelli, ex sacerdote accusato di abusi su minori, è stato ritrovato nel suo appartamento di Henderson (Nevada) in una pozza di sangue. Il suo nome era comparso nella lista dei 188 preti accusati di violenza sessuale pubblicata dalle cinque diocesi del New Jersey, Stati Uniti.
Secondo le ricostruzioni della Polizia sabato scorso, intorno alle 9.30, qualcuno si è introdotto nella sua casa e gli ha esploso una serie di colpi di pistola al collo. È probabile che la sua morte sia legata alle accuse di pedofilia che diverse famiglie del New Jeresey, tra gli anni ’70 e gli ’80, gli mossero contro quando operava nelle chiese di Nostra Signora di Fatima a North Bergen, all'”Oratory Prep” di Summit, all'”Holy Trinity” di Westfield, al “St. Theresa” di Kenilworth e al “Valley Hospital” di Ridgewoo.
Capparelli, oggi 70 anni, era stato allontanato dalla Chiesa nel 1992 pur continuando a mantenere il suo ruolo di insegnante di matematica fino al 2011. Cinque anni dopo aveva deciso di trasferirsi in Nevada per continuare a insegnare nelle scuole superiori. Nonostante le pesanti accuse non hai mai subito alcun processo nonostante alcune famiglie sono riuscite ad avere dei risarcimenti dalla Chiesa.
Una delle sue vittime, Richard Fitter, si è sfogato così: “Non voglio sembrare cinico, ma non voglio neanche apparire ipocrita. La notizia mi lascia indifferente. Era un predatore seriale, oltre che un sociopatico. Un omicidio è un crimine che non andrebbe mai commesso e che va sempre condannato, senza eccezioni. Credo anche, però, che senza di lui il mondo sia un un posto più sicuro”.