Il prete italiano Piero Parolari che da circa 30 anni lavora come medico nella città di Dinajpur, nel nord del Bangladesh, è stato ferito durante un attacco avvenuto alle 8 della mattina ora locale.
Il cinquantenne è stato attaccato dopo le preghiere della mattina, mentre si stava recando in bicicletta a visitare un paziente nella parrocchia di Suihari.
Secondo le fonti, gli assalitori sarebbero arrivati in motocicletta nei pressi della stazione degli autobus della città, dove si trovava il prete, e gli avrebbero sparato alla testa.
Le condizioni dell’uomo sarebbero gravi, ma stabili. Parolari avrebbe riportato ferite alla testa e al collo. Secondo fonti mediche, una delle pallottole l’avrebbe sfiorato al cranio, ma non sarebbe penetrata.
Il sovrintendente della polizia di Dinajpur ha affermato che sul luogo dell’assalto sarebbe stato trovato il bossolo di un proiettile.
A settembre le intelligence di Stati Uniti, Australia e Regno Unito hanno allertato gli stranieri residenti in Bangladesh, affermando di aver ricevuto informazioni riguardo alla presunta pianificazione di attacchi rivolti a cittadini provenienti dall’estero.
Lo scorso 28 settembre un altro italiano, il cooperante Cesare Tavella, era stato assalito ed era morto a causa delle ferite riportate. Dopo di lui, anche un altro straniero, di origine giapponese, aveva subito un attacco, che secondo la polizia locale sarebbe stato compiuto da estremisti islamici.
Entrambi gli attacchi erano stati rivendicati dall’Isis, ma il governo del Bangladesh aveva attribuito la colpa a militanti estremisti locali.
Il 19 novembre l’Isis ha rivendicato il tentato omicidio di Piero Parolari.
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