Il presidente dell’Interpol Meng Hongwei, di origini cinese ma residente in Francia, è scomparso da fine settembre. A denunciarlo è stata la moglie giovedì 4 ottobre in serata e fonti giudiziarie francesi hanno confermato l’avvio di un’indagine.
La moglie avrebbe sentito per l’ultima volte il marito il 29 settembre 2018, prima della sua partenza per la Cina. Secondo le prime informazioni, Meng non era in territorio francese quando è scomparso, ma le autorità non hanno confermato se l’uomo si trovasse in Cina.
La moglie ha segnalato la sua scomparsa alla polizia di Lione, dove si trova il quartier generale dell’Interpol, l’organizzazione internazionale che si occupa del coordinamento di 192 polizie nazionali.
Secondo quanto riferisce una fonte al quotidiano di Hong Kong, South China Morning Post, Meng si trova sotto indagine in Cina. L’uomo sarebbe stato preso in consegna per essere interrogato dalle autorità disciplinari, verosimilmente dall’anticorruzione, “appena atterrato in Cina”. Non è chiaro il motivo per cui sia indagato, nè il luogo dove sia detenuto.
Meng, 64 anni, vice ministro per la pubblica sicurezza in Cina dal 2004, ex dirigente del partito comunista, è stato a capo dell’Interpol cinese prima di essere nominato presidente nel novembre 2016.
La nomina venne criticata da alcune Ong attive nella difesa dei diritti umani, che temevano potesse usare la sua autorità per favorire i rimpatri forzati di dissidenti e fuggitivi cinesi.
Nel suo discorso iniziale Meng aveva posto l’accento sull’importanza della cooperazione internazionale e sulla lotta al cybercrimine. La scadenza del suo mandato è prevista per il 2020.
“Interpol è a conoscenza di quanto circola sui media riguardo alla presunta scomparsa del presidente Meng Hongwei – si legge in una nota diffusa dall’agenzia – è una questione di massima importanza per le autorità sia francesi che cinesi. Non verranno rilasciate altre comunicazioni”.