Prende il via il semestre europeo della Germania, l’ultimo di Angela Merkel
Oggi, mercoledì 1 luglio, prende il via il semestre europeo della Germania, l’ultimo della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha già annunciato il suo ritiro dalla politica a partire dal 2021. La Germania assume il comando della presidenza dell’Unione Europea in uno dei momenti più difficili per l’Europa e per il mondo intero a causa della pandemia di Coronavirus, che ha messo in ginocchio l’economia mondiale. La Germania “eredita” la presidenza Ue dalla Croazia, che per la prima volta ha ricoperto questo ruolo dal suo ingresso nell’Unione Europea, nel 2013, e sarà al comando della presidenza dell’Unione Europea sino al 31 dicembre 2020, quando il testimone passerà successivamente al Portogallo.
Inutile dire che proprio in questi sei mesi la Ue si gioca tutto, inclusa la sua stessa sopravvivenza. Una prova ardua per la Germania e la stessa Merkel, che vuole tentare il tutto per tutto non solo per salvare e rilanciare la Ue, ma anche per entrare definitivamente nei libri di storia. Inutile dire che uno dei punti fondamentali della presidenza della Germania si giocherà sull’eventuale approvazione del Recovery Fund (leggi qui cos’è e come funziona), ovvero la proposta di un fondo di 750 miliardi di euro, di cui 500 a fondo perduto e 250 in forma di prestiti a basso costo. L’obiettivo della Merkel è quello di mediare e convincere con i quattro Paesi frugali, Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, al fine di trovare l’accordo sul piano il prima possibile.
Recovery fund, l’appello di Merkel: adottare piano entro luglio
La presidenza tedesca, dunque, si concentrerà soprattutto, così come si legge nel programma presentato dalla Germania “direttamente sul superamento della pandemia di Covid-19, lottando contro la diffusione del virus, sostenendo l’economia europea per la ripresa e rafforzando la coesione sociale in Europa”. Attraverso il motto “Insieme per la ripresa dell’Europa”, la Germania intende lavorare nei prossimi sei mesi per costruire un’Europa “più innovativa, più solidale, più equa e più sostenibile”. Come? Attraverso l’approvazione del Recovery Fund, come detto, ma anche attraverso un maggiore sostegno alla Politica Agricola Comune, volto a garantire il futuro delle aree rurali, in ginocchio dopo l’epidemia di Coronavirus. Obiettivo della presidenza tedesca, inoltre, è anche quello di produrre più medicinali in Europa, al momento dipendente al 90% da prodotti extra-Ue.
Tra i piani della Germania, anche lo sviluppo di un quadro europeo per salari minimi e redditi minimi garantiti, la lotta contro la violenza di genere, ma anche a favore di una maggiore promozione delle donne in posizioni dirigenziali e, dopo la Sure, una riassicurazione europea contro la disoccupazione, soprattutto giovanile. Lotta all’evasione fiscale e l’introduzione di una tassa a livello europeo sulle transazioni finanziarie sono altri due punti cardine del programma della Germania, che in questi sei mesi dovrà anche concludere con successo i negoziati con il Regno Unito. I tedeschi puntano anche a rafforzare la sovranità digitale e tecnologica dell’Europa, creando una rete di diplomazia digitale, mentre sul clima intende portare avanti il Green Deal Europeo e gli investimenti sostenibili. Un programma, dunque, ambizioso a cui si aggrappano tutti i Paesi: in palio c’è la sopravvivenza della stessa Europa.
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