L’accordo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea potrebbe richiedere dieci anni e, alla fine, rischierebbe di essere respinto dai parlamenti nazionali degli altri 27 stati membri.
Lo ha dichiarato in un’intervista alla Bbc Ivan Rogers, ambasciatore britannico a Bruxelles. Rogers ritiene che un eventuale accordo di libero scambio potrebbe essere raggiunto solo nella prima metà degli anni 2020 e potrebbe non sopravvivere alla ratifica di tutti i parlamenti dei Paesi Ue.
I leader europei, secondo il diplomatico britannico, sarebbero indirizzati verso un accordo commerciale di libero scambio, piuttosto che trovare un modo per salvare l’appartenenza del Regno Unito al mercato unico.
La sua opinione, commenta la Bbc, contrasta con le dichiarazioni dei ministri del Regno Unito, secondo cui sarà possibile arrivare a un accordo nei due anni previsti dopo l’attivazione dell’Articolo 50.
I leader europei, giovedì 15 dicembre 2016, si sono riuniti a Bruxelles e al termine del summit, senza la presenza del premier inglese Theresa May, discuteranno della Brexit.
Atterrata nella capitale belga, May non ha commentato le parole del diplomatico, ma ha concentrato le sue risposte sul tema dell’immigrazione, l’argomento sul quale discuteranno i leader europei nel corso della riunione.
In altre occasioni Theresa May aveva sottolineato come una Brexit “tranquilla e ordinata” è nell’interesse non solo del Regno Unito ma anche dell’Unione europea.
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