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    Il Portogallo vira a destra: vince (di poco) Alleanza Democratica, crollano i Socialisti e gli estremisti di Chega quadruplicano i seggi

    Il partito dell'ex sacerdote Andre Ventura supera il milione di voti

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 11 Mar. 2024 alle 10:44 Aggiornato il 11 Mar. 2024 alle 10:58

    Il centrodestra ha vinto di misura le elezioni politiche in Portogallo, dove le consultazioni anticipate del 10 marzo hanno portato al Parlamento più frammentato di sempre mentre il grande vincitore è l’estrema destra di Chega che ha più che raddoppiato i voti e quadruplicato i seggi all’Assembleia da República.

    Secondo i risultati pubblicati dal ministero dell’Interno di Lisbona, la coalizione di centrodestra Alleanza Democratica (Ad), che comprende il Partido Social Democrata (Psd), il Centro Democrático Social – Partido Popular (Cds-Pp) e il Partido Popular Monárquico (Ppm), ha conquistato il 28,63 per cento dei voti, eleggendo però – grazie al risultato della coalizione a Madeira – 79 su 230 deputati all’unica camera del Paese.

    Secondi i Socialisti (Ps) dell’ex premier Antonio Costa, dimessosi a novembre dopo otto anni di potere per uno scandalo su presunte illegalità in varie grandi opere e da allora sostituito da Nuno Santos, che hanno sì raccolto il 28,66 per cento dei voti ma hanno eletto “solo” 77 deputati in Parlamento, una debacle rispetto al 41,4% (pari a 120 seggi) registrato soltanto due anni fa, quando a prevalere fu il cosiddetto “voto utile” per impedire una maggioranza con l’estrema destra.

    Il risultato più importante l’hanno registrato proprio gli estremisti di Chega, il partito fondato cinque anni fa dall’ex sacerdote Andre Ventura, che hanno ottenuto il 18,1 per cento delle preferenze, più che raddoppiando i voti rispetto al 2022 quando presero il 7,2% (oggi hanno ottenuto oltre 1 milione e 108mila preferenze), e quadruplicando i deputati da 12 a 48.

    Ma è in crisi tutto l’arco della sinistra: se tiene il Bloco de Esquerda (Be), che con il 4,5 per cento registra quasi lo stesso risultato del 2022 (5 seggi), l’alleanza tra comunisti ed ecologisti riuniti nella Coligação Democrática Unitária (Cdu-Pcp-Pev) scende dal 4,3 al 3,3 per cento, passando da 6 a 4 deputati. Risultato simile per i verdi di Livre, che eleggono 4 parlamentari con il 3,26 per cento. Elegge invece un solo deputato il partito animalista Pan, ultima lista a ottenere un seggio all’Assembleia da República con l’1,93 per cento delle preferenze.

    “L’Ad ha vinto le elezioni”, ha detto oggi ai propri sostenitori il leader del centrodestra Luís Montenegro, invitando gli altri partiti politici a “soddisfare i desideri del popolo portoghese”. Tuttavia, la vittoria di misura dell’Alleanza Democratica e la frammentazione del quadro politico è tale che non è ancora chiaro chi subentrerà al premier Santos. Intanto Montenegro ha fatto sapere che non intende formare una coalizione con l’estrema destra di Chega.

    Un’alleanza con i centristi di Iniziativa Liberale, che hanno ottenuto il 5 per cento dei voti (pari a circa 8 seggi), non avrebbe però i numeri necessari per arrivare alla maggioranza di 116 deputati. Toccherà quindi ai partiti maggiori trovare un accordo e al presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, nominare un nuovo premier da mandare alla Camera per ottenere la fiducia.

    L’unico risultato positivo sembra limitato all’affluenza: la partecipazione alle legislative, secondo il ministero degli Interni portoghese, è stata la più alta degli ultimi 20 anni con una percentuale pari al 66,24 per cento degli aventi diritto.

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