In Cina sta per essere aperto il ponte sul mare più lungo al mondo.
La struttura, lunga 55 chilometri, servirà a connettere la città di Hong Kong, Macao e Zhuhai, nel sud del paese.
Per la sua costruzione ci sono voluti 8 anni e sono state utilizzate 420mila tonnellate di acciaio, pari a circa 60 volte la quantità utilizzata per la Torre Eiffel di Parigi, in Francia.
La struttura prevede anche un tratto sottomarino di 6 chilometri e il progetto ha compreso anche la costruzione di 3 isole artificiali per gli snodi.
Nei prossimi mesi il ponte sarà aperto al traffico e permetterà di ridurre il tempo di percorrenza tra le 3 città della Grande area della Baia e quelle che si trovano in una regione con una popolazione che raggiunge i 60 milioni di abitanti.
Il tragitto infatti potrà essere percorso in soli 30 minuti, a fronte delle 3 ore al momento necessarie.
Gli esperti assicurano che il ponte potrà essere usato per i prossimi 120 anni e che avrà un effetto positivo sugli affari, riducendo del 60 per cento il tempo di viaggio tra Hong Kong e la città di Zhuhai.
Inoltre, è stato progettato per resistere a terremoti di 8 gradi sulla scala Richter.
Il costo finale del progetto è incerto, ma si stima che si aggiri intorno ai 100 miliardi di yuan, pari a circa 13 miliardi di euro.
Non tutti però hanno espresso un parere positivo sulla struttura.
L’opposizione di Hong Kong infatti accusa il governo di Pechino di voler utilizzare questa nuova infrastruttura per aumentare il controllo sulla città semi-autonoma.
Il ponte fa parte del Piano nazionale cinese per l’urbanizzazione, annunciato nel 2014. L’obiettivo del governo è quello di rendere la Cina un paese ancora più urbanizzato e far fronte al problema dell’immigrazione.
Nel prossimo decennio, la Cina prevede di incoraggiare 250 milioni di persone a trasferirsi nelle megalopoli del Paese. Per far fronte a questa enorme migrazione, il governo ha investito decine di miliardi di dollari in progetti infrastrutturali giganteschi.
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