Nei pressi della città scozzese di Dumbarton esiste un ponte che negli anni si è meritato l’inquietante soprannome di “Ponte dei cani suicidi”.
Si tratta dell’Overtoun Bridge, un ponte ad arco progettato dall’ingegnere civile H. E. Milner su commissione di Lord Overtoun nel 1895 e alto circa 18 metri.
Negli ultimi sessant’anni questo ponte ha visto letteralmente tentare il suicidio oltre 600 cani, di cui almeno 50 hanno perso la vita, che hanno deciso di gettarsi nel vuoto tutti dallo stesso punto.
Questo strano fenomeno si ripete ogni volta con le stesse modalità: durante le giornate di sole, sempre nello stesso punto di altezza dei due parapetti finali sul lato destro del ponte, esemplari di Collie, Labrador e Retriever si lanciano giù, perdendo la vita.
Nel corso degli anni i casi di suicidio canino sono stati oggetto di numerosi studi da parte dei ricercatori.
Gli esperti di comportamento animale hanno spiegato che i cani non hanno pensieri suicidi, perché, a differenza degli umani, questi non hanno pensieri legati al futuro.
Si è tentato comunque di dare una spiegazione a questo fenomeno con delle ipotesi più o meno verosimili e basate su teorie scientifiche.
C’è chi ha parlato di un’indeterminata presenza di una stimolazione sensoriale che porta i cani a spingersi oltre al muretto e chi, come il professor Peter Neville della Ohio University, attribuisce questo istinto canino al forte odore di visoni maschi che attirerebbe i cani verso la morte.
Un’altra teoria è quella della presenza di un’anomalia acustica nella costruzione del ponte, che produceun suono udibile solo ai cani e che li spingerebbe a seguirlo oltre la cinta del muro.
La più stravagante è quella attribuita alla presenza della così detta Dama Bianca di Overtoun: il fantasma di Lady Overtoun, moglie di un barone milionario appassionato di alchimia e riti satanici.
Dopo essere morta, la Dama Bianca avrebbe vagato tra il loro castello e il ponte, non trovando mai più pace e attirando i cani che ne percepiscono la presenza verso il vuoto.