Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a Varsavia e in altre cento località di tutta la Polonia al grido: “Restiamo” nell’Unione europea. I manifestanti hanno protestato contro la sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito la prevalenza della Carta fondamentale polacca sulle leggi comunitarie. Sul palco della capitale è salito persino l’ex leader di Solidarnosc, Lech Walesa.
Le rassicurazioni del premier polacco Mateusz Morawiecki che ha smentito le voci di una possibile uscita del Paese dall’Ue non hanno calmato gli animi. Dai diritti civili all’indipendenza della magistratura, i governi di destra in Polonia come in Ungheria si trovano sempre più in disaccordo con la Commissione europea. Il ricordo della Brexit fa temere un allontanamento irreversibile di Varsavia da Bruxelles, in nome della sovranità nazionale.