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    In Polonia favorevoli e contrari all’aborto manifestano in tutto il paese

    Il paese si divide sulla linea abolizionista del governo ed entrambe le fazioni stanno raccogliendo firme per presentare una nuova legge

    Di TPI
    Pubblicato il 16 Mag. 2016 alle 10:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:09

    Migliaia di manifestanti favorevoli e contrari all’aborto sono scesi in strada in Polonia, in risposta alla linea abolizionista del
    partito di governo Diritto e Giustizia (PiS). Il primo ministro Beata Szydlo e
    il leader della maggioranza Jaroslaw Kaczynski, come promesso durante la
    campagna elettorale dello scorso anno, vogliono infatti promulgare una legge
    che vieti l’aborto in ogni circostanza.

    In Polonia, l’aborto è già regolato in modo restrittivo da
    un compromesso del 1993 tra politica e Chiesa cattolica, da sempre molto influente nel paese.
    L’attuale legge prevede infatti la possibilità dell’interruzione della
    gravidanza solo nei casi di violenza sessuale, incesto, rischio di salute per
    la madre o grave deformazione del feto.

    Secondo gli organizzatori delle proteste pro vita, queste si
    sarebbero svolte in più di 140 città. Gli antiabortisti sostengono che la nuova
    legge dovrebbe permettere alla Polonia di lasciarsi definitivamente alle spalle
    l’era comunista, durante la quale le donne polacche non solo avevano la piena
    libertà di abortire, ma in molti casi erano anche spinte a farlo. I
    manifestanti stanno raccogliendo le 100mila firme necessarie per presentare la
    proposta di legge in parlamento.

    In risposta alle proteste antiaborto, migliaia di cittadini
    polacchi hanno manifestato a favore di una completa liberalizzazione della
    legislazione. Il prof. Romauld Debski, ginecologo, ha dichiarato che con le
    nuove misure volute dal governo “un dottore che prova a salvare la vita di una
    donna, causando la morte non intenzionale del bambino non ancora nato, rischia
    fino a tre anni di carcere”. Anche questi manifestanti si sono attivati per
    presentare in parlamento una legge che liberalizzi completamente l’aborto.

    Secondo un sondaggio di opinione di marzo 2016, il 51 per
    cento dei polacchi è favorevole a una regolamentazione meno restrittiva della
    materia. Ufficialmente, in Polonia vengono effettuati circa 2mila aborti ogni
    anno, ma le statistiche sono nettamente più ampie considerando le interruzioni
    di gravidanza illegali e le donne che vanno ad abortire all’estero.

    Il partito Diritto e Giustizia, al governo da pochi mesi,
    non deve solo fronteggiare le critiche interne, ma anche i richiami ufficiali
    dell’Unione Europea a causa delle sue politiche conservatrici sui diritti
    civili.

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