Martedì 14 novembre 22 poliziotti sono stati uccisi e altri 15 feriti dai Taliban dopo una serie di attacchi in alcuni posti di controllo nella provincia meridionale di Kandahar, in Afghanistan.
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I funzionari afghani hanno annunciato l’uccisione di 45 Taliban e il ferimento di altri 35 negli scontri a fuoco, come riportato dall’agenzia di stampa Reuters.
Per i Taliban, che hanno contattato alcuni giornalisti tramite messaggi WhatsApp, i poliziotti uccisi sarebbero invece 43, oltre a 13 veicoli blindati distrutti.
Zia Durrani, portavoce della polizia di Kandahar, ha detto: “I nostri uomini hanno resistito fino all’arrivo dei rinforzi e del supporto aereo. I Taliban sono stati sconfitti.”
Sempre martedì otto soldati afghani sono stati uccisi e altri tre feriti in un altro attacco dei Taliban a Bala Bouk, nella provincia ovest di Farah.
I sempre più frequenti attacchi dell’Isis e dei Taliban, che combattono per riprendere il controllo del paese dopo essere stati estromessi dall’esercito statunitense nel 2001, sono un segno tangibile delle difficoltà del governo afghano, la cui influenza è inferiore al 60 per cento su tutto il territorio nazionale.
Solo una settimana fa, martedì 7 novembre, almeno tre uomini armati hanno assaltato la sede della televisione locale Shamshad Tv nella capitale Kabul.
Nell’attacco è stata uccisa una persona e almeno 20 sono rimaste ferite. Nell’attentato, rivendicato dal sedicente Stato Islamico attraverso l’organo di propaganda Amaq, uno degli assalitori si è fatto esplodere all’ingresso dell’edificio, mentre un altro ha ingaggiato un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine dal tetto della sede di Shamshad Tv.