La polizia Turchia ha fermato dodici persone in relazione all’attacco della notte di capodanno durante il quale un uomo armato di kalashnikov ha ucciso 39 persone nel locale Reina di Istanbul. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis solo lunedì 2 dicembre 2016.
L’autore dell’attacco è ancora in fuga e si ritiene che si tratti di un uomo originario dell’Uzbekistan o del Kyrgyzstan, ma si è parlato anche di un cittadino cinese appartenente alla minoranza musulmana uiguri o di un afghano.
I media turchi hanno riferito che la polizia ha rilevato delle similitudini tra l’attacco di capodanno e quello di giugno che ha colpito l’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul e che sta indagando per verificare se si tratti della stessa cellula terroristica.
Il ministero dell’Interno turco ha reso noto lunedì 2 gennaio 2017 che nel corso della settimana passata sono state arrestate 147 persone per presunti legami con il sedicente Stato islamico e 25 di loro sono state formalmente accusate.
Le forze armate turche hanno reso noto di aver compiuto una serie di raid aerei contro l’Isis sul territorio siriano colpendo otto obiettivi, mentre i carri armati hanno aperto il fuoco nei pressi della località di al-Bab uccidendo 22 combattenti, come riferito dall’ufficio del capo di stato maggiore turco all’agenzia di stampa statale turca Anadolu.
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