Un video trasmesso da diverse emittenti televisive locali e straniere mostra un mezzo della polizia che investe un folto gruppo di manifestanti assiepati davanti all’ambasciata americana a Manila, la capitale delle Filippine.
Il veicolo piomba sulla folla all’improvviso, con l’intento di disperdere i manifestanti unitisi in una protesta indetta da gruppi di sinistra del paese per chiedere la fine della presenza delle truppe americane nelle Filippine e sostenere l’indipendenza della politica estera dagli Stati Uniti.
Le immagini del video mostrano chiaramente il camion muoversi avanti e indietro investendo i dimostranti, che in un primo momento avevano circondato il mezzo, attaccandolo con dei bastoni sottratti ad alcuni agenti.
Per respingere i facinorosi le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, hanno lanciato dei gas lacrimogeni, che non sono però bastati a fermare i manifestanti. La protesta è infatti proseguita per finire poi in violenza nel momento in cui gli attivisti sono riusciti a sfondare i cordoni di sicurezza creati dagli agenti e hanno iniziato a lanciare della vernice rossa contro l’ambasciata statunitense.
La polizia ha arrestato 23 persone che avevano preso parte ai disordini. Secondo il leader della protesta, Renato Reyes, almeno tre persone sono state trasportate in uno degli ospedali della città per le ferite riportate.
In questi giorni il presidente Rodrigo Duterte è in visita ufficiale in Cina, dove sta cercando di ricucire i rapporti con il paese, tesi a causa dei conflitti territoriali nel mar Cinese meridionale. Gli obiettivi del presidente sono l’espansione commerciale, degli investimenti e dei finanziamenti per progetti infrastrutturali.
I manifestanti non hanno perso occasione di criticare questa apertura verso la Cina, e in un comunicato stampa hanno dichiarato che “la politica estera delle Filippine non sarà dettata né dagli Stati Uniti, né dalla Cina”.
La polizia filippina non ha rilasciato commenti sull’accaduto.
(Qui il video del mezzo della polizia che investe i manifestanti a Manila)