Il video dell’arresto di una famiglia di migranti, tra cui una donna incinta, avvenuto su un treno all’altezza di Mentone, città francese al confine con l’Italia, ha ricevuto circa 450mila visualizzazioni su Facebook e moltissimi commenti indignati.
Come riporta il sito NiceMatin, i fatti risalgono al 16 febbraio 2018.
Le immagini sono state girate con un telefono da Gaspard Flamand, Ulysse Goldman e Philémon Stines, tre studenti del primo anno all’Università di Cannes, che stavano tornando da un reportage a Ventimiglia sulle associazioni di aiuto dei migranti.
Al momento di essere fermato, il marito della donna incinta, parlando in inglese agli agenti, ha detto: “Perché ti fermi? Mi hai chiesto se sono un criminale? Sono con mia moglie, è incinta”.
L’uomo si è poi rifiutato di mostrare i documenti di identità dopo essere arrivato in Francia, molto probabilmente da Ventimiglia.
A quel punto la tensione si alza: il marito dice a un agente: “Non toccare mia moglie, è incinta!”, e il poliziotto che risponde: “Dammi il tuo bambino”.
Gi altri passeggeri intervengono preoccupati: “Per favore, ci sono bambini”, dicono agli agenti.
Gli stessi autori del video sono stati controllati mentre la donna è stata fatta scendere, presa a forza per le braccia e le gambe dai poliziotti.
Una volta montato, il video è stato inviato all’Osservatorio nazionale francese sulla violenza della polizia.
Il 27 marzo 2018 è stato postato su Facebook da un surfista e poi condiviso dall’associazione che si batte per i diritti civili.
“Inimmaginabile”, “Inumano”, “Insopportabile”, sono stai i commenti da parte degli utenti alla visione del filmato.
Non si è fatta attendere la risposta della prefettura: “Non c’era nessuna violazione flagrante dei diritti delle persone”.
Il prefetto Georges-Francois Leclerc ha dichiarato: “Rinnovo la mia totale fiducia e intendo difendere l’onore della polizia che agisce sotto la sua autorità sul confine franco-italiano”.