Nel Maryland, negli Stati Uniti, una donna di 64 anni è stata sbranata nel cortile di casa dal pitbull che la stessa donna aveva adottato da un canile solo pochi giorni prima.
Robin Conway, questo il nome della donna, aveva accudito diversi cani nel corso della sua vita, pitbull inclusi.
Anche per questo motivo, ritenendosi in qualche modo “esperta”, non aveva avuto problemi ad adottare l’animale, che se fosse rimasto nel canile rischiava di essere soppresso.
Un gesto nobile, quello della donna, che ha quindi salvato la vita al cane, ma che così facendo ha inconsapevolmente compromesso la propria.
Lunedì 3 settembre, infatti, Robin è uscita per andare a fare una passeggiata. Diverse ore dopo, non avendola vista rientrare, il marito si è allarmato ed è uscito di casa per cercarla.
Le ricerche sono durate poco: l’uomo, infatti, nel cortile sul retro, si è trovato di fronte una scena raccapricciante.
La moglie era riversa a terra esanime, con il pitbull sopra di lei che ringhiava.
Nonostante il pericolo, e nel disperato tentativo di salvare la moglie, l’uomo è riuscito a domare il cane legandolo a una recinzione, e subito dopo ha chiamato la polizia.
Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato il cane che abbaiava furioso, e hanno deciso di abbatterlo tramite eutanasia.
“Era una persona che amava gli animali e anche questo cane, apparentemente, si era affezionata a lei”, ha detto a un’emittente locale la sorella della vittima.
“Mia sorella era una persona premurosa, aveva adottato diversi pitbull in passato. In ogni caso – ha aggiunto – le azioni di un cane non devono portare a generalizzazioni. La maggior parte dei cani è adorabile. È evidente che c’era qualcosa che non andava in questo cane, ma non bisogna estendere il giudizio negativo a tutti i pitbull dicendo che sono tutti cattivi, Robin questo non lo vorrebbe “.