Almeno tremila barili di greggio si sono riversati in due fiumi della regione amazzonica peruviana in seguito alla rottura di un condotto petrolifero.
Il danno ambientale è molto grave. I due fiumi, Chiriaco e Morona, nel nord ovest del paese, fornivano acqua ad almeno otto comunità indigene.
Petroperu, la compagnia petrolifera nazionale che gestisce l’oleodotto, ha promesso che inizierà una bonifica dei fiumi e fornirà alle comunità danneggiate dall’incidente cibo e acqua.
Secondo quanto ha annunciato la società, una prima frattura dell’oleodotto sarebbe stata causata da una frana, mentre non è chiara la natura della seconda frattura.
Le forti piogge in corso in questi giorni stanno ostacolando gli sforzi per contenere la fuoriuscita del petrolio.
Il presidente della società petrolifera, German Velasquez, ha dichiarato l’intenzione di licenziare quattro funzionari della società.
Le perdite bloccano il trasporto di 6000 barili di petrolio al giorno.
Il ministero della Salute del Perù ha dichiarato un’emergenza sulla qualità dell’acqua in cinque distretti della regione.
I funzionari Oefa, l’organismo governativo di tutela ambientale, hanno fatto sapere che la Petroperu potrebbe dover pagare una multa fino a 17 milioni di dollari se le fuoriuscite del petrolio provocheranno danni alla salute della popolazione locale.
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