L’ex presidente del Perù, Alan Garcia, si è sparato un colpo di pistola mentre la polizia tentava di arrestarlo a casa sua. Garcia è ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Lima.
L’ex presidente, 69 anni, è accusato di aver ricevuto tangenti dalla società di costruzioni brasiliana Odebrecht, ma nega qualsiasi addebito. Secondo le prime ricostruzioni, alla vista degli agenti nella sua residenza Garcia si è chiuso dentro, ha afferrato una pistola e ha fatto fuoco contro se stesso.
L’ospedale Casimiro Ulloa ha reso noto che l’uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico per “una ferita da proiettile alla testa”.
García è stato presidente del Perù dal 1985 al 1990 e dal 2006 al 2011. I fatti contestati si riferiscono al suo secondo mandato: nel mirino degli investigatori il progetto per la costruzione di una linea metropolitana a Lima. Odebrecht ha ammesso di aver pagato quasi 30 milioni di dollari in tangenti in Perù dal 2004, ma García afferma di essere vittima di persecuzioni politiche.
Gli ultimi quattro ex presidenti del Perù sono tutti indagati per presunta corruzione, mentre Alberto Fujimori, in carica dal 1990 al 2000, sta scontando una pena detentiva per corruzione e violazioni dei diritti umani.
Pedro Pablo Kuczynski, presidente dal 2016 al 2018, la scorsa settimana è stato ricoverato in ospedale per alta pressione sanguigna: pochi giorni prima era stato arrestato, sempre in relazione al caso Odebrecht.
Anche l’attuale leader dell’opposizione, Keiko Fujimori, è in carcere, indagato con l’accusa di aver preso 1,2 milioni di dollari in tangenti dal gigante dell’edilizia brasiliano.
Da un recente sondaggio dell’istituto Datum è emerso che il 94 per cento dei peruviani ritiene che il livello di corruzione nel paese sia alto o molto alto.