Negli Stati Uniti chi cerca una dose di metanfetamina, dovrà solo chiedere allo spacciatore “un po’ di Donald Trump”. È questo il risultato di una nuova ricerca, pubblicata da un centro statunitense di raccolta dati sulle dipendenze, che rivela i nomi in codice più usati da spacciatori e consumatori di droghe.
Un fenomeno preoccupante visto che, secondo l’Istituto nazionale americano sull’abuso di droghe, negli Stati Uniti più di un ragazzo su dieci tra i 18 e i 25 anni ha fatto uso di sostanze illegali nel corso della sua vita.
Esiste da sempre un linguaggio segreto tra chi compra e chi vende stupefacenti, usato per paura di essere arrestati dalla polizia. Il sito americano ha intervistato duemila soggetti per scoprire quali sono le parole in codice più usate per parlare di droga ed acquistarla.
I dati mostrano che il 36,84 per cento dei giovani tra i 18 e i 29 anni che ha cercato di acquistare droga, non ci è riuscito perché non ha usato il gergo giusto con lo spacciatore a cui si sono rivolti. Gli intervistati appartenenti ad altre fasce d’età hanno avuto meno problemi ad acquistare sostanze illegali e a comunicare con i criminali.
Ma quali sono questi nomi in codice? La categoria delle celebrità è la più usata. Per comprare metanfetamina, gli americani chiedono del 45esimo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Per la cocaina, fanno il nome della cantante angloitaliana Lady Gaga. Chi cerca funghi allucinogeni si riferisce a essi con il personaggio dei videogiochi SuperMario, mentre chi consuma eroina chiede del noto attore – nonché leggenda di internet – Chuck Norris.
Trump non è l’unico politico americano presente in lista né il solo inquilino della Casa Bianca. Richard Nixon, 37esimo presidente degli Stati Uniti, è il nome in codice per la marijuana. Chi chiede di Nancy Pelosi, deputata italoamericana, vuole acquistare Lsd.
In questa strana lista sono nominati anche diversi personaggi storici, come l’ex dittatore nord coreano Kim Jong-il, morto nel 2011, il cui nome è ancora usato per indicare il crack, una sostanza ricavata dalla cocaina. Personalità come Malcolm X e Benjamin Franklin, che hanno segnato la storia degli Stati Uniti, vi figurano come sostituti rispettivamente di ecstasy – sostanza venduta in pillole nelle discoteche – e di alcuni psicofarmaci, le benzodiazepine, come lo Xanax.
Questa sorprendente scoperta però non durerà a lungo. Logan Freedman, uno degli autori della ricerca, sostiene che probabilmente questi termini cambieranno velocemente ora che i dati sono diventati pubblici.