Chiunque abbia avuto modo di conoscere gli spagnoli, o anche solo sentito parlare delle loro abitudini, saprà che tipicamente pranzano fra le 14 e le 15 del pomeriggio e cenano tra le 21 e le 22. Si tratta di orari diversi da quelli del resto d’Europa, ma anche da quelli dell’area mediterranea. Questo spesso desta curiosità e suscita domande. Come mai gli spagnoli mangiano così tardi?
Esiste una risposta che riguarda la storia del paese. Per conoscerla, bisogna tornare indietro al 1940, ai tempi di Francisco Franco.
All’epoca il dittatore decise di spostare il fuso orario della Spagna avanti di un’ora, per allinearsi alla Germania nazista e dimostrarle la sua alleanza. Tuttavia la Spagna, dal punto di vista geografico, rientra nel GMT (Greenwich Mean Time) e ha – o meglio aveva – lo stesso fuso orario di Inghilterra, Portogallo e Marocco.
Quello che ha fatto Francisco Franco è stato allinearla ai fusi orari dell’Europa centrale (CET) senza che le abitudini degli spagnoli cambiassero. Per questo qualunque cosa facessero, finiva per avvenire un’ora avanti rispetto al fuso orario normale.
In altre parole, i suoi abitanti hanno continuato a mangiare e a svolgere le loro attività negli orari consueti, ma a causa del cambio dell’ora il loro pranzo delle 13 è diventato un pranzo delle 14 e la loro cena delle 20 veniva in realtà consumata alle 21.
Dall’epoca di Francisco Franco il fuso orario non è cambiato e non è mai stato ripristinato quello originario. Gli orari degli spagnoli continuano a essere quelli di un tempo ed è questo il motivo per cui a noi sembra che mangino così tardi.
Un’altra conseguenza di questo cambio è che in estate il sole tramonta dopo le 22 e le ore di luce sono molte.
Al cambio di fuso orario si aggiungon altre motivazioni che contribuiscono a mantenere salda l’abitudine di mangiare tardi in Spagna: gli orari di lavoro, gli orari di apertura dei negozi e gli eventi culturali che vengono organizzati in tarda serata per permettere a tutti di partecipare.