Osservando la skyline di Hong Kong, ci si può rendere conto che i tanti palazzi e grattacieli che si estendono lungo la costa hanno una particolarità difficilmente riscontrabile in altre città del mondo: molti degli edifici hanno infatti dei “buchi” che lasciano vuota una notevole porzione della struttura.
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Come se qualcuno avesse lasciato libero un passaggio aereo al loro interno, questi grattacieli sono in realtà il risultato di un’architettura che tiene in considerazione l’antica disciplina del Feng Shui, una tradizione che studia il modo in cui l’ambiente naturale può influire positivamente o negativamente su un edificio.
Dall’orientamento di un edificio alla sua forma, fino alla posizione dell’ingresso e al posizionamento dei mobili all’interno, sono molti i fattori che secondo questa filosofia possono influenzare la prosperità di un’azienda o di una casa, e gli abitanti la tengono così tanto in considerazione che esperti di Feng Shui vengono consultati molto spesso prima della costruzione di un edificio.
La città di Hong Kong si affaccia sull’acqua ed è protetta dalle montagne alle sue spalle, ma la leggenda vuole che su quelle montagne vivano dei draghi portatori di energia positiva, che secondo le storie degli abitanti locali gli animali fantastici portano con sé volando dai monti al mare.
Con la costruzione di molti grattacieli lungo la costa, quindi, gli architetti di Hong Kong hanno teoricamente bloccato il passaggio dei draghi dalle colline al mare, dando luogo a un Feng Shui negativo, e così per rimediare hanno creato questa sorta di grandi “finestre” che permettono ai draghi e all’energia positiva di transitare.
Nella gallery, alcuni esempi degli edifici “bucati” di Hong Kong.
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